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WorldSBK è… dove TUTTO può succedere!

Wednesday, 7 August 2019 09:05 GMT

Ad ogni capitolo del WorldSBK 2019 abbiamo assistito a sorprese e a gare sensazionali!

Quest’anno, il Campionato del mondo MOTUL FIM Superbike è stato uno dei più imprevedibili di sempre alternato da prestazioni mozzafiato da parte di alcuni piloti che hanno poi avuto un calo nel corso della stagione. C’è stato un sensazionale cambio al comando della classifica del campionato ora guidata da Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK) a quota 181 punti, 61 in più rispetto al suo principale rivale. 
 
Nessuno si sarebbe aspettato che Alvaro Bautista (ARUBA.IT Racing - Ducati) tornasse a casa con un simile margine di vittorie già al Yamaha Finance Australian Round. Lo spagnolo è andato subito al comando stupendo gli avversari. È stata una prestazione senza precedenti, non si era mai visto un esordiente così forte, capace di vincere le prime undici gare, stabilendo un record assoluto per un rookie nel WorldSBK. Nel complesso, Bautista ha iniziato la stagione come mai prima d'ora: il suo stesso dominio era imprevedibile.
 
Ci sono stati molti altri eventi imprevedibili nel corso della stagione, come ad esempio le prestazioni di Marco Melandri (GRT Yamaha WorldSBK) che ha iniziato l’anno in ottima forma e ha continuato arrivando sesto per cinque volte consecutive - un record nel WorldSBK. Ancora più insolito è stato vedere al traguardo i primi sette piloti rispettare lo stesso ordine in tutte e tre le gare, una cosa mai successa prima nel WorldSBK. Queste statistiche dimostrano che, pur avendo regolarità e familiarità con questa serie, il limite è qualcosa di straordinario e sempre superabile.
 
All’evento successivo, il Motocard Aragon Round al MotorLand di Aragon, ci sono state ancora più sorprese da parte delle squadre e dei piloti indipendenti. Eugene Laverty (Team Goeleven) aveva piazzato la sua Ducati proprio in lizza per il podio quando, mentre era in battaglia per il secondo posto all’ultimo giro di Gara 1, è finito a terra. L'irlandese si assicurò poi il sesto posto il fine settimana successivo.
 
Il piazzamento nella top 6 di Laverty con una moto nuova è stato solo l’inizio il primo di una serie di rivelazioni da parte dei piloti di squadre indipendenti che si sono battuti per un posto tra i primi sei al traguardo nei sei Round successivi, con piloti come Markus Reiterberger (BMW Motorrad WorldSBK Team), Toprak Razgatlioglu (Turkish Puccetti Racing), Michael Ruben Rinaldi (BARNI Racing Team), Sandro Cortese (GRT Yamaha WorldSBK) e Jordi Torres (Team Pedercini Racing) che hanno mostrato con forza un’imponente strategia per raggiungere le posizioni di comando nel WorldSBK.
 
Dopo il Motul Dutch Round, c’è stata una svolta fenomenale nella corsa per il titolo del WorldSBK. Jonathan Rea ha iniziato a prendere il posto di Alvaro Bautista vincendo due gare ad Imola. Tuttavia, a Jerez, sembrava che tutto sarebbe tornato alla "normalità" per lo spagnolo invece ha commesso il primo errore della sua stagione 2019 dimostrando a tutti di essere umano. Ma le sorprese sono continuate. È arrivato poi il momento di Michael van der Mark (Pata Yamaha WorldSBK Team) vincitore di una sfida mozzafiato con Rea.
 
Poi, una serie consecutiva di errori da parte di Bautista, contrastata dalla consistenza di Jonathan Rea hanno fatto sì che il campionato prendesse un’altra direzione che ha visto il nord-irlandese andare al comando della classifica generale per la prima volta a Donington Park davanti al suo pubblico di casa nella pista dove ha vinto negli ultimi sei anni.
 
Allora, Rea ha iniziato a lasciare il segno nel campionato vedendo Alvaro Bautista sulla sua scia. I colpi di scena sensazionali del Campionato hanno visto il quattro volte campione del mondo passare da un deficit di 61 punti ad un vantaggio di 81. Detto questo è evidente che nel WorldSBK davvero tutto può succedere e ne accadranno ancora nel corso di questo 2019.
 
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